Artist for
Other Identity
“OTHER IDENTITY” Altre forme di identità culturali e pubbliche
A cura e di Francesco Arena 9 - 23 Marzo 2019 | GENOVA
︎
Galleria ABC-ARTE, Galleria Guidi&Schoen-Arte Contemporanea, PRIMO PIANO di Palazzo Grillo, Sala Dogana-Palazzo Ducale.
Mostra collettiva, evento internazionale d’arte contemporanea
(Fotografia - Installazioni - New Media Art - Videoarte - Electronic Music) Con il patrocinio della Regione Liguria e Comune di Genova
In collaborazione con: Goethe-Institut Genua, Galleria ABC-ARTE, Galleria Guidi&Schoen-Arte Contemporanea Organizzazione: Benedetta Spagnuolo/ARTISTI ITALIANI-arti visive e promozione
Photo courtesy: Chiara Cordeschi
Giunta alla sua seconda edizione Other Identity desidera decifrare un fenomeno ormai diffuso che ha cambiato radicalmente il modo di “vivere” e “interpretare” la nostra immagine, costantemente esibita e pubblicizzata: il nostro modo di autoritrarci e di presentarci al mondo, la spettacolarizzazione di un privato che si trasforma in pubblico attraverso i social media, creando nuove forme di identità in continua trasformazione. “Other Identity” vuole essere una tappa di un progetto espositivo, che funga da cartina al tornasole capace di misurare di volta in volta lo stato di una nuova grammatica narrativa, di nuove forme di interpretazione della nostra immagine.
A confrontarsi sul tema dell’identità e dell’autorappresentazione sono artisti italiani e stranieri uniti da una comune piattaforma emotiva e tematica, dalla quale poi sfociano ricerche personali ben distinte, e dal comune linguaggio fotografico. Una nostra peculiarità è quella di presentare artisti per la maggior parte inediti per la città per favorire e stimolare la conoscenza del loro lavoro e l’interesse del pubblico. La fotografia è qui il medium privilegiato in ogni sua forma, sia essa analogica o digitale, utilizzata attraverso reflex professionali o smartphone, usata sempre con consapevolezza e coerenza dall’artista che la piega alla propria ricerca personale, senza abusare di quelle post-produzioni spesso impiegate per mascherare un’inesistente qualità dell’immagine. Il comune denominatore dei nostri artisti è la loro “onestà intellettuale” nel senso di un consapevole, intelligente, lucido, semplice uso del mezzo espressivo, a tratti brutale nella sua desolante rappresentazione del reale, spesso filtrato da emotività malinconiche e sognanti, crudo iper-realismo, graffiante autobiografia, esibizionismo pubblicitario e complesse dinamiche di intimità familiari. Non è corretto parlare di “artisti selezionati”, ma di artisti che si sono scelti, avvicinati con quell’istinto “animale” che ci fa riconoscere i nostri simili anche in cattività, identificare una piattaforma emotiva comune da cui poi sfociano ricerche personali ben distinte legate però da questa tematica di fondo.
Artisti
Karin Andersen | Daniela Ardiri | Marit Beer | Holger Biermann | Silvia Bigi | Isobel Blank | Manuel Bravi | Silvia Celeste Calcagno | Marco Cappella | Ivan Cazzola | Maurizio Cesarini | Cinzia Ceccarelli | Chiara Cordeschi | Bia Cost | Giacomo Costa | Davide D'Elia | Amalia De Bernardis | Emanuele Dello Strologo | Paco Di Canto | Montserrat Diaz | Boris Duhm | Patricia Eichert | Nadja Ellinger | Erresullaluna + Chuli Paquin | Francesca Fini | Nadia Fasson | Giorgio Galinberti | Debora Garritani | Chiara Gini | Federica Gonnelli | Elena Helfrecht | Christina Heuring | Corinna Holthusen | Giacomo Infantino | Donatella Izzo | Richard Kern | Sebastian Klug | Sandra Lazzarini | Francesca Leoni | Francesca Lolli | Mater_ia | Sara Meliti | Giulio Romolo Milito | Monica Mura | Alessandra Pace-Fausto Serafini | Alexi Paladino | Carmen Palermo | Collettivo Phoebe Zeitgeist | Ofelia Queen | Francesca Randi | Reinhard Baerbel | Reister Christian | Natascia Rocchi | Solidea Ruggero | Thomas Sing | Paula Sunday | Marcel Swann | Roberta Toscano | Mauro Vignando | Ramona Zordini.
︎ press
IN DEEP RED by Manuel Bravi
Statement (it) La serie In deep red è la rappresentazione delle pulsioni erotiche presenti in ognuno di noi: l’esibizionismo marcato dei tempi digitali che si scontra con le paure dei giudizi altrui.
Ci nascondiamo dietro maschere e inquadrature che oscurano il viso mostrando con orgoglio il resto del corpo, in una vetrina ricettiva e compiacente, al centro di un’arena fatta da account senza volti pronti a lusinghe e a insulti crudeli.
La profondità dei nostri istinti emerge dalla superficie quotidiana – cadenzata dai ritmi lavorativi, famigliari, dagli amici e dai selfie sorridenti – in secondi profili fittizi e nascosti. Il mare della nostra complessità passa attraverso diversi livelli dove solo i più liberi riescono a scendere senza sensi di colpa.
Statement (en) The series In deep red is the representation of our erotic pulsations: the strong exhibitionism of digital times collides with the fear of others’ opinion. We hide ourselves behind masks and shots that dim our face, showing the rest of the body with pride, in a receptive and compliant showcase, in the middle of an arena made up of accounts with no faces ready to flatter or cruelly insult. The depth of our instincts emerges from the daily surface – scanned by the working and family rhythms, by friends and smiling selfies – in fictitious and hidden second profiles. The sea of our complexity goes through different levels, where only the freest can to go down without guilt.